Alle ore 10.30 si è riunita l’assemblea dell’ARDeP a Brescia, Centro Mater Divinae Gratiae.
Presenti: L.Corradini (BS), M.Catarzi (TO), A.Paschero (TO), R.Artifoni (BG), A.Grasso (PD), G.Passalacqua (MI), A.Leccese (RE), R.Fallerini (RI) M.B.Bonomelli (BS).
Tra coloro che hanno risposto alla convocazione sono assenti giustificati: il Presidente nazionale N.Paglietti (Roma), P.Moliterni (Roma), G.Baccile (CH), A.Iori (Roma), i quali hanno inviato una memoria scritta, e L.Cajola (Roma), D.Rossi (Roma), P.Mazzanti (Roma) e C.Tomaselli (CO), assenti per improvvisi impedimenti.
Presiede L.Corradini, sulla base dell’odg inviato dal presidente avv. Paglietti, riportato in calce:
In apertura Corradini rilegge le finalità dell’ARDeP (lo statuto è disponibile nel sito ARDeP e a pag 57 del libro La tunica e il mantello).
Art.2 – L’Associazione è apartitica, non persegue finalità di lucro e la sua struttura è democratica. Essa si propone di promuovere e favorire in Italia la riduzione del debito pubblico, attuando iniziative di’informazione e di sensibilizzazione ai valori della solidarietà. A tal fine l’Associazione potrà:
-promuovere la formazione di una coscienza civica in campo tributario e fiscale;
-sviluppare l’attenzione civile e l’impegno sociale per una nuova etica dell’accesso alle risorse e della gestione delle medesime;
-sollecitare i pubblici poteri per il raggiungimento degli obiettivi statutari;
-suggerire, avvalendosi anche del contributo di esperti, comportamenti e azioni che possano contribuire alla riduzione del debito pubblico;
-informare periodicamente l’opinione pubblica sui risultati raggiunti;
-compiere ogni iniziativa e/o operazione ritenuta necessaria e/o conveniente per il raggiungimento dei fini statutari.
Art. 3 – L’Associazione potrà collaborare con altri Enti per lo sviluppo di iniziative coerenti con i suoi fini.
La parola passa ai singoli soci, che si presentano e illustrano le loro motivazioni per l’impegno nell’ARDeP, in un clima sereno e amichevole. In un breve commento dell’ordine del giorno, Catarzi e Paschero suggeriscono di centrare l’attenzione sulla lotta all’evasione fiscale come azione indispensabile al risanamento dei conti pubblici del paese, visto anche l’aumento della sua diffusione negli ultimi anni. Ritengono che la proposta avanzata dal Presidente Paglietti di estendere il contributo di solidarieta’ a classi inferiori di reddito (100 e 200 mila) sia ingiusta nei confronti dei contribuenti che, come i lavoratori dipendenti e i pensionati, hanno da sempre contribuito alla spesa pubblica in quanto lascia indenni gli evasori che non sono per nulla toccati dal provvedimento.
Tutti approvano il nuovo logo dell’ARDeP. Si riflette a lungo sulla funzione del sito.
Si concorda nel dire che è ben fatto e che è importante, perché accessibile e aggiornato con alcuni interventi dei soci.
Artifoni chiede che il sito venga arricchito con le proposte dei vari soci e non solo con quelle condivise da tutti. Di fatto, gli interventi nel gruppo google sono già pubblici, come ha chiarito Francesco.
Entrando nel merito del programma ARDeP, Artifoni sostiene la necessità di pubblicare, dandole rilievo, la proposta di dedurre, in una percentuale da definire, le spese sostenute dalle famiglie, presentando, nella dichiarazione annuale dei redditi, le ricevute, perché gradatamente emergano i lavori in nero.
Nota che la proposta si fa strada in molte sedi autorevoli, di destra e di sinistra.
Corradini ritiene necessario avviare le iscrizioni, con lettera del Presidente che Bona invierà, con allegato un modulo di conto corrente postale. Gli iscritti avranno accesso a questo gruppo telematico (gruppo gruppo) e potranno proporre loro scritti, di cui il presidente e due soci da lui designati autorizzeranno la pubblicazione.
Viene deciso dai presenti che eventuali donazioni devono essere fatte all’Associazione e versate direttamente da quest’ultima sul fondo per l’ammortamento dei titoli del debito pubblico.
Paschero , invitata ad illustrare ai presenti la sua esperienza rivolese in materia di recupero dell’evasione fiscale, ribadisce la necessita’ di una lotta piu’ incisiva su questo fronte con l’utilizzo di strumenti efficaci come quelli emersi nel Convegno di Firenze. Esprime qualche dubbio circa l’operazione noleggio di opere d’arte, che pure è stata approfondita e pubblicizzata nel convegno romano e presentata come disegno di legge, per ora fermo in Parlamento. Vorrebbe che si richiamassero gli Enti pubblici e privati a salvare e valorizzare le opere d’arte abbandonate nell’incuria, perché siano messe a disposizione di tutti.
Ritiene che sia necessaria anche una riduzione della spesa pubblica improduttiva. Ci sarebbero molti esempi da fare: uno per esempio riguarda la riduzione nei collegi sindacali delle Aziende Sanitarie attualmente in numero di 5 membri, da ridurre ad un massimo di tre.
Andrea Leccese ritiene che ci siano due tipologie di evasione: quella povera e diffusa data dalla mancata emissione dello scontrino fiscale che e’ anche quella piu” visibile; quella proveniente da sacche di evasione e di nero sconvolgenti che nessuno vede o vuole vedere. Una di queste e’ rappresentata dai tantissimi casi di estero vestizione che si manifesta con la creazione fittizia di una societa nei cosiddetti paradisi fiscali (Svizzera , S. Marino etc.) per trasferire la redditivita’ dall Italia a questi paesi dove le tasse sono piu basse. E’ praticata da tanti noti imprenditori: si sposta solo il reddito e non il capitale e l’Amministrazione Finanziaria e’in grado di controllarne 1 su 10.000. Manca una norma adeguata alla gravita’ del fenomeno sottoposto alla normativa di cui all’Art. 5 del Dlgs 74 del 2000, norma che non consente neppure di fare delle intercettazioni telefoniche.
Altra sacca di evasione e’ la prostituzione . In Italia non e’ vietata ma non e’ tassata.
Leccese ritiene che sia inefficace l’intervento delle Commissioni tributarie, perché solitamente, con manica larga, vanificano le indicazioni che vengono dalla Guardia di finanza , per colpire gli evasori; E vorrebbe che l’ARDeP sostenesse l’unificazione amministrativa dei due forze di pubblica sicurezza:la Polizia di Stato e l’arma dei Carabinieri.
Passalacqua raccomanda di accogliere ogni occasione di incontri di gruppi vari per presentare le proposte ARDeP, per rendere coscienti sempre più persone sul problema del debito pubblico.
Vorrebbe, come cattolico convinto, che la Chiesa, rivedendo i benefici concessi dallo Stato italiano, compisse un gesto di rinuncia a qualche privilegio per ridurre il debito italiano che grava troppo sulla vita presente e futura della popolazione.
Grasso propone di ridurre il denaro contante in circolazione, tassandone il prelievo per ridurre il più possibile il numero delle transazioni in nero.
Artifoni sostiene che l’idea della deducibilità delle spese, tra tutte le diverse e valide proposte, è evidentemente quella più efficace sia per quantità del gettito che soprattutto per il consenso dell’opinione pubblica. E di conseguenza andrebbe promossa come opzione prioritaria proprio per ridurre il debito pubblico.
Catarzi interviene per sollecitare il rilancio dell’ARDeP con una quota di iscrizione annua di almeno Euro 10, e la rivitalizzazione del gruppo dirigente, cui affidare una serie di compiti. A proposito del contributo di solidarietà, cita il caso dei dirigenti di grandi aziende, la cui pensione che non è stata calcolata come per altri sulla base dei consistenti contributi versati, perché sono andati a beneficio di altre pensioni INPS. Per questo motivo ritiene che i dirigenti abbiano già versato il contributo di solidarietà.
Baccile nel documento inviato richiede fra l’altro che la “manovra” preveda un prelievo di circa 20 miliardi, da destinare al Fondo per la riduzione del debito, a carico delle aggregazioni monopolistiche settoriali i cui ricavi non dipendono al 100% dall’andamento della congiuntura (energia, autostrade, telefonia, farmaceutica). Propone inoltre la taratura di uno speciale scudo patrimoniale volto a inventariare le disponibilità patrimoniali di tutti i contribuenti e comparare l’evoluzione contributiva dell’ultimo decennio con la dinamica dei redditi dichiarati. La ricchezza emersa si potrebbe tassare con una tantum non inferiore al 20%.
In una mail inviata per scusarsi dell’assenza, Daniele Rossi aveva scritto: Ho seguito con attenzione il dibattito “interno” alla nostra ardep, e credo che in alcuni casi una moderazione dei toni renderebbe più ampio il consenso sulle proposte fin qui emerse, anche in questo tempo difficile e confuso.
Pasquale Moliterni, appena rientrato dal Brasile, ha scritto: Sono comunque presente idealmente e intenzionalmente.
A tal proposito condivido quanto richiesto anche da Anna in merito ad una più concreta attenzione alla questione dell’evasione fiscale, facendo tesoro anche degli elementi di studio di Rocco, Claudio e Roberto. Spero che l’Ardep si voglia pronunciare fortemente anche in tale direzione. Quanto emerso con l’ultima manovra evidenzia ancora una volta la scarsa serietà con cui si vuole affrontare la questione per chiari interessi trasversali tra le varie lobbies; il nostro è sempre più un sistema di profonda ingiustizia sociale, da affrontare con impegno civile ed educativo per evitare che possa dare adito a reazioni come quelle avvenute a Londra, tanto per fare un esempio.
Ieri sera ho avuto modo di parlarne anche con il segretario della vicina sezione PD, chiedendogli un maggiore impegno nell’opera di moralizzazione e di giustizia sociale.
Dall’estero, anche dall’”arretrato” Brasile, ci guardano con incredulità per la nostra capacità di perdere terreno su vari fronti e non si spiegano come non vi sia un desiderio di risveglio civile e politico nel nostro pur avanzato paese.
La situazione economica e socio-culturale denota un abbassamento di tensione civile e morale (educativa, come a noi piace dire) frutto di un rimescolamento confusionario di valori e disvalori. Ciò si vede anche in piccole situazioni. Per tutte, ad esempio, il diverso comportamento dell’equipaggio Alitalia da Rio a Roma: il comandante che parlava con un italiano misto a romanesco (oltre che un discutibile inglese), gli assistenti di volo (maschili) che si rivolgevano alle donne (giovani) subito con il “tu”…; comportamenti ben differenti dallo stile molto professionale ed umano degli equipaggi TAM. E’ una piccola cosa, ma la dice lunga su ciò che ci sta succedendo e sull’opera di coscientizzazione da fare.
Corradini conclude esprimendo soddisfazione per il clima costruttivo e per la vivacità degli interventi. Ritiene che non ci sia alternativa ma complementarità fra le proposte fatte storicamente dall’ARDeP, recentemente aggiornate dalla lettera di Mazzanti al Corriere e quelle che sono emerse a proposito della lotta all’evasione e della riforma del fisco. La prospettiva dello statuto non comprende solo le proposte ritenute più efficaci in un certo momento politico, ma anche quelle che indicano strade non immediatamente praticabili e tuttavia importanti da segnalare. Oggi tutti parlano di un tema che per anni è stato lasciato solo alla nostra voce che gridava nel deserto. Emergono proposte che poi vengono lasciate cadere anche se sono importanti, mentre altre passano anche se meno efficaci o addirittura dannose. Cerchiamo di fare memoria di quanto emerge e di fare scelte il più possibile equilibrate, efficaci e condivise. Il che ovviamente non è facile, ma è la vita a non essere facile. Ricorda infine il motto medievale che propone l’unità nelle cose necessarie, la libertà nelle cose dubbie e in tutte l’amicizia, che una volta si chiamava carità, la cui origine etimologica è la gratuità.
Bonomelli si dichiara disponibile a fare da segretaria, se serve.
Alle ore 16.30 la riunione ha termine. Maria Bona Bonomelli
L’assemblea dell’ARDeP è convocata al
Centro mater divinae gratiae
Via S. Emiliano 30 – 25127 Brescia
Tel. 030.384721 – Fax 030.3847297-270
sabato 10 settembre alle ore 11.00,
con il seguente Ordine del Giorno:
1. Il tema dell’anno 2012: il contributo di solidarietà per la riduzione del debito.
2. Attività del 2012: Convegno Nazionale al Senato sul tema del contributo di solidarietà. Varie riunioni a livello regionale. Assemblea Ordinaria a Brescia a fine anno.
3. Approvazione del nuovo logo dell’ARDEP.
4. Considerazioni sulla manovra straordinaria: la centralità e la valenza autonoma della riduzione del debito. Necessità di una manovra forte, seguendo le parole del Presidente della Repubblica, e convincente non solo per i mercati ma per convincere tutti noi cittadini della necessità di un intervento incisivo con il contributo di chiunque possa permetterselo.
5. Il Fondo per la Riduzione del Debito Pubblico come destinatario privilegiato di una quota delle entrate straordinarie.
6. Il Fondo anti-ostruzionismo nel contenzioso, con deposito infruttifero delle somme presso il Ministero dell’Economia.
7. Allocazione del 50% dei proventi del noleggio delle opere d’arte al Fondo per la Riduzione del Debito Pubblico.
8. La riduzione e l’efficientamento della spesa pubblica: abolizione delle province, riduzione degli enti locali, pensioni, scuola, sanità.
9. Comunicazioni interne. Il sito dell’ARDEP. La comunicazione delle attività ai nuovi amici interessati al tema della riduzione del Debito Pubblico. Versamenti volontari all’ARDEP. Aggiornamento della situazione dei conti, preso atto che la maggior parte delle spese sono auto-sostenute dai soci volontari.10. Conclusioni ed auspicio del Prof. Luciano Corradini.
Un caro saluto a tutti.
Nicola Paglietti
Presidente dell’ARDEP
N.B. Questo invito è comunicato alle sedi istituzionali e a circa 300 indirizzi di amici e simpatizzanti dell’ARDEP.
Avv. Nicola A. Paglietti Partner
Studio Internazionale Palazzo BerniniVia della Mercede, 1100187 Roma