Evasione fiscale, caccia a 100 miliardi ma si riscuote soltanto il 18%

Non tutto è perduto. C’è una parte di evasione fiscale accertata, piccolissima se confrontata coi 1.273 miliardi di euro accumulati nel magazzino dei crediti non riscossi, ma comunque importante, 100 miliardi, che potrebbe essere recuperata rafforzando la riscossione. È ciò che emerge dalle audizioni in commissione Finanze del Senato che sta svolgendo un’indagine sulla gestione del magazzino fiscale, la montagna di cartelle inviate negli ultimi 25 anni e riscossa solo per la minima parte. Ascoltati, tra gli altri, i vertici dell’Agenzia delle Entrate, della Corte dei Conti, dell’Ufficio parlamentare di bilancio, della Ragioneria, della Guardia di finanza.

Nel magazzino teorico dei tributi da riscuotere, al 31 gennaio, 2025, ci sono cartelle che fanno capo a 22 milioni di contribuenti, per un valore appunto di 1.273 miliardi. Valore teorico perché circa 560 miliardi non sono più recuperabili (decesso, fallimento, ecc.) per altri 570 miliardi sono in atto azioni cautelari ed esecutive finora senza successo e per circa 34 miliardi è in corso la rateizzazione. Restano appunto 100 miliardi, «ossia l’ammontare delle cartelle con un più elevato grado di esigibilità», osserva l’Ufficio parlamentare di bilancio.

Come fare a prenderli? Bisogna da un lato sgravare il magazzino dai crediti non più esigibili e dall’altro potenziare gli strumenti della riscossione sui crediti aggredibili. Il presidente dell’Agenzia delle entrate, Vincenzo Carbone, ha sottolineato che il 43% dei 22 milioni di contribuenti ha cartelle per meno di mille euro, pari allo 0,2% dei 1.273 euro del magazzino mentre l’87% è in capo a 1,3 milioni di contribuenti con cartelle per oltre 100mila euro. Bisognerebbe concentrarsi su questi. Ma ci sono banche dati che non comunicano tra loro (paradossalmente la Riscossione non conosce i dati in possesso delle Entrate su redditi e fatture elettroniche) o lo fanno in modo inefficiente. L’anagrafe dei conti correnti viene aggiornata una volta l’anno, andrebbe fatto tutti i mesi, ha proposto la Guardia di finanza, per segnare «un significativo passo in avanti in termini di tempestività di esecuzione degli accertamenti». Altrimenti resterà che, in media, su circa 80 miliardi affidati ogni anno alla Riscossione ne vengano recuperati al massimo 15 (il 18%) mentre 65 vanno ad aumentare il magazzino. Salvo poi varare Rottamazioni dagli scarsi risultati: finora le 3 decise dai governi Renzi, Gentiloni e Conte1 hanno fruttato incassi per 21 miliardi rispetto ai 58 miliardi previsti. E la quater (Meloni), in corso, arriverà al massimo a 38,5 miliardi sui 52,8 attesi.

(fonte: https://www.corriere.it/economia/tasse/25_aprile_08/evasione-fiscale-caccia-a-100-miliardi-ma-si-riscuote-soltanto-il-18-fd957684-5be1-44b8-bc80-b474c9087xlk.shtml)